Sarà capitato a tutti di aver prurito alla testa senza farci poi molto caso. Questo avviene quando questo pizzicore si cronicizza dando origine a disagi fisici e psicologici. Grattarsi di continuo, ed a volte con particolare foga, potrebbe metterci in imbarazzo davanti ad altre persone.
Il prurito alla testa, in questa forma tanto fastidiosa, compare soprattutto da adulti e può derivare da diverse ragioni fisiologiche più o meno preoccupanti: stress, infezioni, forfora, allergia, cattive abitudini a tavola e così via. In poche parole quindi il pizzicore localizzato sul cuoio capelluto altro non è che una sorta di segnale d’allarme lanciato dal nostro corpo.
Le cause
Accusare un pizzicore alla testa non è certo qualcosa di grave: è solo molto fastidioso. Ma cos’è effettivamente il prurito? Si tratta di una sensazione localizzata in un dato punto della cute che spinge la persona che lo avverte a grattarsi. Questa sorta di formicolio particolarmente molesto sottende spesso un problema cutaneo riconducibile alla sfera delle irritazioni, delle patologie dermatologiche o delle infezioni.
Quando il prurito si localizza sul cuoio capelluto spesso la causa scatenante è una certa secchezza del derma derivante a sua volta da ragioni genetiche od organiche o dall’uso di prodotti per l’igiene eccessivamente aggressivi. In tal senso una menzione speciale meritano le tinture per capelli le quali possono dare vita a sfoghi allergici di una certa rilevanza. Ma non è ancora tutto. Lo stress infatti, spesso al giorno d’oggi associato anche ad una dieta squilibrata o ad un modo di mangiare a dir poco disordinato, possono in qualche modo contribuire all’insorgere del problema o ad accentuarlo in maniera significativa.
Tra le cause del prurito alla testa ricordiamo anche la su citata forfora, l’infestazione di pidocchi, la psoriasi, le infezioni micotiche o batteriche oppure ancora la dermatite.
A volte il fenomeno, come se non bastasse, si accompagna anche ad un’eccessiva ed anomala secrezione di sebo, a rossore diffuso, alla nascita di pustole di varia origine e natura, indebolimento della chioma, ad alopecia. Per quanto riguarda invece il dolore al cuoio capelluto e il prurito alla testa, come scritto in un dettagliato articolo sul sito https://www.revalhair.com “tra il il dolore al cuoio capelluto (tricodonia) e la caduta dei capelli non vi è un rapporto sistematico e la presenza o meno del dolore al cuoio capelluto dipende dall’entità e dalle caratteristiche della specifica affezione cutanea“.
Prurito al cuoio capelluto rimedi naturali
Per fortuna al prurito del cuoio capelluto c’è sempre rimedio: non solo grattarsi insomma, ma anche qualcosa di più incisivo e dall’effetto più duraturo. E’ ovvio che prima di trovare il giusto metodo per arginare il disturbo bisogna un po’ aver chiare le idee sulle cause scatenanti di questo fastidioso pizzicore. Ad ogni problema infatti va attribuita la sua specifica soluzione.
In linea di massima possiamo comunque affermare che quando il fastidio si origina da cause che non destano particolari preoccupazioni, si può tranquillamente ricorrere a delle cure naturali. La più gettonata prevede l’uso dell’aloe vera, pianta che per le sue molteplici proprietà ha quasi del miracoloso. Se si possiede uno di questi vegetali basterà staccarne qualche foglia, prelevare la polpa qui contenuta e stenderla su tutta la superficie del cuoio capelluto. E’ ovvio che il trattamento andrà eseguito con maggiore attenzione nelle zone critiche, ossia quelle che prudono di più. Questa sorta di impacco andrà lasciato agire per circa una quindicina di minuti e quindi risciacquato per bene.
Ottimo è anche il miele: basterà unirlo a dell’olio evo e massaggiare la testa con questa maschera, quindi sottoporsi ad uno shampoo non aggressivo per risolvere il problema. Utile, anche nel caso in cui il prurito derivasse da patologie dermatologiche o da allergie, è l’olio di tea tree da aggiungere semplicemente al proprio shampoo. La stessa procedura può essere adottata con dell’aceto di mele che, in alternativa, può essere disciolto in acqua e bevuto ogni mattina per almeno 21 giorni.
La prevenzione
Prevenire è meglio che curare diceva qualcuno: è vero. Per evitare tutti i disagi ed i problemi connessi al manifestarsi di un prurito cronico alla testa, sarà bene quindi interessarsi molto alla propria igiene quotidiana utilizzando però dei detergenti non aggressivi. E’ buona norma poi lavarsi con delicatezza, usando i polpastrelli e mai le unghia che, graffiando la pelle, possono generare prurito.
Mai lasciare sedimentare inoltre il sudore creando un ambiente favorevole alla proliferazione di microbi: qualche shampoo in più non ci farà del male.
Un ultimo suggerimento è quello di stare attenti alla propria alimentazione privilegiando la dieta mediterranea rispetto a tutte le altre soluzioni oggi possibili.