Ipertiroidismo, cosa è e quali sono le cause

L’ipertiroidismo è un disturbo endocrino-metabolico abbastanza diffuso in Italia che da solo, se riconosciuto e trattato con opportune modalità, non comporta notevoli ed importanti rischi per chi ne è affetto. Se viene trascurato, invece, può dare origine a conseguenze anche pericolose.

La caratteristica fondamentale dell’ipertiroidismo è l’eccessiva produzione, la parte della tiroide, di ormoni tiroidei.

Le cause possono essere molteplici, tra le più diffuse abbiamo l’assunzione prolungata di farmaci come l’interferone l’amiodarone; il morbo di Graves; le tiroidi ed anche i noduli tiroidei, nello specifico ci sono l’adenoma tossico, il gozzo multinodulare tossico e la malattia di Plummer.

Sintomi dell’ipertiroidismo

Come dicevamo, una diagnosi esatta e precoce del disturbo è fondamentale al fine di scongiurare eventuali conseguenze negative.

Ma quali sono i sintomi dell’ipertiroidismo?

Tra i sintomi visibili ad occhio nudo riscontriamo un visibile ingrossamento della tiroide e, nel caso del morbo di Graves, l’ipertiroidismo può causare esoftalmo, cioè sporgenza dei bulbi oculari.

Non trascurate inoltre i numerosi disturbi che possono insorgere proprio in seguito all’aumento dell’attività metabolica, come ad esempio l’improvvisa ed apparentemente immotivata perdita di peso, tachicardia o palpitazioni, disturbi del sonno come l’insonnia, sudorazione eccessiva, spossatezza ed anche disturbi dell’umore ed irregolarità del ciclo mestruale.

Per quanto riguarda, invece, la prevenzione di questa condizione, non vi sono misure preventive.

Diagnosi dell’ipertiroidismo

In merito alla diagnosi, è importante recarsi dal medico curante dopo i primi sintomi, il quale, una volta accertati i sintomi vi indirizzerà verso un endocrinologo.

Il medico, innanzitutto valuterà lo stato della tiroide osservando e tastando la zona, per controllare la presenza o meno di noduli.

In seguito si procederà con la misurazione degli ormoni T3, T4 e TSH.

Il medico poi dovrà stabilire, attraverso il dosaggio di anticorpi specifici tiroidei, se si è dinanzi ad un caso di ipertiroidismo di tipo immune. L’ecografia color Doppler, infine, sarà fondamentale per stabilire il volume della ghiandola.

Cura dell’ipertiroidismo

La cura che si effettua in questi casi ha lo scopo di riportare i valori T3 e T4 nella norma e sono le principali strade percorribili.

Il medico può decidere di optare per un trattamento farmacologico a base di tireostatici o beta-bloccanti. La seconda opzione prevede il trattamento con iodio radioattivo che andrà a distruggere le cellule della tiroide. Ed infine, si può ricorrere alla tiroidectomia, ossia un intervento chirurgico che comporta l’asportazione totale o parziale a seconda dei casi, della ghiandola.

Raccomandazioni per l’ipertiroidismo

Come per ogni altro disturbo o quasi, anche in caso di ipertiroidismo è molto importante seguire delle piccole regole di vita che possono davvero fare la differenza. Innanzitutto, il primo passo è quello di tornare ad avere un peso giusto, sia che abbiate perso e sia che voi abbiate preso peso a causa del disturbo. Via libera al consumo di cibi ricchi di minerali e sostanze nutrienti, con moderazione il consumo di cari rosse, sale e formaggi ed assoluto divieto di fumo ed alcool.